On line e off line. Connessi e sconnessi. Parole chiave della contemporaneità che si fanno marcatori di destini personali. Segnalando i vincenti e i perdenti. I ricchi e i poveri di contatti sociali. Rapporti ridotti a misura del valore soggettivo, credendo di possedere senza essere posseduti. In realtà, a dispetto della tanto proclamata autosufficienza dell'io, l'esperienza è sovente scandita da interazioni crudeli, che segnalano all'individuo di essere la parte instabile di una relazione. E la sua metà, singolare o plurale, che egli pensa di dominare o addirittura di aver tolto, non finisce mai di farsi sentire, facendo male.
L'amore non corrisposto, il rifiuto subito a scuola, la stigmatizzazione perché fisicamente o psicologicamente "diversi", l'isolamento negli ambienti di lavoro, il venire trascurati dalla propria famiglia costituiscono infatti vicende dolorose che quasi tutti gli esseri umani, chi più chi meno, vivono nel corso dell'esistenza. Costringendoli a grandi sforzi, spesso avvilenti o alienanti, votati a riconquistare accettazione. Lotte cognitive, emotive e comportamentali che ruotano attorno al fenomeno dell'ostracismo, ossia l'essere esclusi, respinti e ignorati.
(Einaudi, Torino 2010)
Sommario:
I. La vita fai da te.
II. L'ostracismo nelle relazioni umane. III. Essere ignorati. IV. Essere respinti. V. Essere esclusi. VI. Diventare più buoni, o del servilismo sociale degli ostracizzati. VII: Diventare più cattivi: quando gli ostracizzati dicono "basta". Nota conclusiva. Indice dei nomi.

L'INDICE, Anno XXVIII - n.3 pag. 38.

La libertà e l'autonomia del singolo, anche all'interno del rapporto di coppia, sembrano oggi connotare il modello relazionale più in voga: per paura di soffrire, per narcisismo, per non assumersi responsabilità... una sorta di "economia emozionale" sostenuta dalla gran massa di "connessioni" reali e virtuali che la vita di oggi consente. Ma mantenere delle relazioni, anche solo on line, richiede tempo, investimento, energia. Si arriva quindi a uno stato di saturazione, di "iperconnessione", per cui siamo costretti a scegliere quali rapporti mantenere e tendiamo a escludere (secondo Zamperini, noto psicologo sociale, docente all'Università di Padova) coloro che potrebbero nuocerci, o che hanno poco da offrirci, o che non ci apprezzano. Ma la celebrata autonomia è un illuisione: gli esseri umani hanno bisogno di legami e di appartenenza. E gli esclusi soffrono: fa male sentirsi ignorati, respinti, "ostracizzati". Chi sperimenta questo doloroso vissuto mette in atto diverse strategie che vanno dal rendersi totalmente disponibili, pur di essere accettati, fino alle esplosioni di rabbia che hanno portato alla strage di Columbine come ai frequenti episodi di violenza contro il partner rifiutante. Un testo molto "laico", di evidente matrice cognitivista, che osa mescolare il sacro con il profano e critica (finalmente!) la teoria dell'attaccamento di John Bowlby come visione illusoria e consolatoria del nostro destino. (D.R.D.R.)

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